PROEL Napoli

Durante l’evento PROEL a Napoli, ho avuto l’opportunità di condividere un metodo di insegnamento che mi sta particolarmente a cuore, un approccio che unisce musica, movimento e spontaneità. Ho sempre creduto che la musica dovrebbe essere un’espressione libera, soprattutto per i bambini.

Il Cuore del Metodo

Il mio obiettivo è semplice: lasciare che i bambini pensino meno e facciano di più. Durante il workshop, abbiamo esplorato come il movimento corporeo possa sbloccare nuove potenzialità vocali nei giovani studenti. Un esempio che amo citare è quello di Edoardo, un bambino di 9 anni, che durante l’esperimento ha mostrato come anche piccoli cambiamenti nella postura possano influenzare significativamente la sua capacità di cantare.

Esperimenti Pratici

Abbiamo sperimentato cantando in diverse condizioni: rigidi come soldatini, rilassati come budini, e persino immaginando di cantare sulle punte o sui talloni. Ogni esercizio aveva l’intento di mostrare come il corpo, nella sua interezza, contribuisca alla produzione vocale. È stato affascinante vedere i bambini prendere consapevolezza del proprio corpo e scoprire nuove modalità per esprimersi attraverso la musica.

Riflessioni e Impatti

Attraverso questi esperimenti, i bambini hanno imparato a sentire il proprio corpo come parte dello strumento musicale. Questo non solo aiuta a migliorare la loro tecnica vocale, ma apre anche la strada a una più profonda espressione personale. Inoltre, ho potuto osservare come modificare il programma in risposta alla loro imprevedibilità e scoprire nuove strategie didattiche per adattarmi alle loro esigenze.